Quando innestare la vite?

L’innesto della vite è una tecnica cruciale nella coltivazione della vite che permette di combinare le caratteristiche desiderabili di due diverse cultivar. Scegliere il momento giusto e applicare la tecnica corretta è fondamentale per ottenere risultati di successo. Questa guida approfondita ti aiuterà a comprendere quando e come innestare la vite in modo efficace.

L’innesto permette di combinare i vantaggi di diverse varietà di vite, come una maggiore resa produttiva, una migliore resistenza a malattie e parassiti, o caratteristiche qualitative uniche nel frutto ottenuto. È una pratica fondamentale per migliorare le performance delle coltivazioni viticole.

Cosa Significa Innestare la Vite?

L’innesto della vite è il processo di unire due porzioni di piante diverse: il portainnesto (la parte basale con le radici) e la marza o nesto (la parte superiore con le gemme). L’obiettivo è combinare le caratteristiche radicate del portainnesto, come la resistenza a malattie o terreni particolari, con le qualità della cultivar desiderata, rappresentata dalla marza.

Solitamente come portainnesti vengono impiegate varietà di vite americane come le specie Vitis riparia, Vitis rupestris e Vitis berlandieri, note per la loro vigoria e resistenza alla fillossera. La cultivar scelta per la marza determinerà invece le caratteristiche dell’uva prodotta.

Il Miglior Periodo per l’Innesto della Vite

Il momento ideale per innestare la vite varia a seconda della zona climatica, ma in generale si concentra nella tarda primavera, quando le piante sono in piena linfa. Temperature miti e una buona umidità del terreno favoriscono la saldatura dell’innesto. Nelle regioni più calde, gli innesti possono essere eseguiti già a fine inverno, mentre nelle aree più fredde è meglio aspettare fino all’inizio dell’estate.

Nelle regioni a clima mediterraneo come il Sud Italia, il periodo ottimale è febbraio-marzo. Nelle zone più fredde al nord è preferibile attendere la tarda primavera, da aprile a maggio. In climi continentali caldi come l’entroterra spagnolo, gli innesti possono essere fatti già a inizio febbraio.

Tecniche di Innesto per la Vite

Esistono diverse tecniche di innesto, ognuna con i propri vantaggi e svantaggi. La scelta dipende da fattori come la dimensione delle piante, le risorse disponibili e le preferenze personali.

Oltre all’innesto a spacco, altre tecniche diffuse sono l’innesto a gemma, che prevede l’inserimento di una sola gemma della marza, e l’innesto a corona, adatto per reinnestare vecchie viti. Un metodo più laborioso ma efficace è l’innesto inglese o omega.

Innesto a Spacco

L’innesto a spacco è uno dei metodi più comuni per innestare la vite. Viene eseguito tagliando il portainnesto in modo da creare una fessura, nella quale viene inserita la marza a forma di cuneo. Questa tecnica è rapida, economica e adatta sia per giovani piante che per vecchie viti da reinnestare.

Preparazione per l’Innesto

Sia il portainnesto che la marza richiedono un’attenta preparazione prima dell’innesto. Il portainnesto dovrebbe essere potato di recente e in buona salute. La marza, invece, va prelevata da piante madri sane, raccogliendo porzioni di tralcio con 2-3 gemme durante il riposo vegetativo.

È essenziale utilizzare attrezzi affilati e disinfettati, come cesoie e coltelli da innesto. Il legno di entrambe le parti dovrà essere tagliato di netto per favorire una perfetta adesione.

Le marze vanno prelevate durante il riposo vegetativo invernale e conservate in frigorifero intorno ai 2-4°C prima dell’utilizzo. Per i portainnesti scegli piante vigorose, esenti da malattie e con un buon apparato radicale.

Cura Dopo l’Innesto

Dopo l’innesto, è cruciale proteggere il punto di giuntura con cere o altri materiali isolanti per evitare l’essiccazione. Le piante andranno tenute in un ambiente controllato, come un vivaio o una serra, fino a quando l’innesto non si sarà perfettamente saldato.

Una volta rimosse le protezioni, occorrerà accudire le giovani piante innestando legatura e potatura dei germogli in eccesso, concimare adeguatamente e fornire un corretto apporto idrico.

Monitora attentamente l’innesto nelle prime settimane, per individuare e risolvere prontamente problemi come il rigetto del nesto, attacchi di patogeni o parassiti. Potrebbe essere necessario rispuntare i germogli della marza per favorire l’attecchimento.

Conclusione

Innestare la vite al momento giusto e con le giuste tecniche è un’abilità essenziale per ogni viticoltore. Seguendo attentamente questa guida, sarai in grado di unire con successo le caratteristiche desiderabili di diverse cultivar, ottenendo viti sane, produttive e di elevata qualità. Non abbiate paura di sperimentare e continuare ad apprendere: la pratica è fondamentale per affinare le vostre competenze di innesto nel tempo.

Come ogni abilità manuale, l’innesto richiede tanta pratica per affinare la propria tecnica ed evitare gli errori più comuni. Non scoraggiarti dai primi fallimenti: ogni esperienza, anche negativa, contribuirà ad aumentare la tua maestria nell’innestare la vite.